Presentazione Ufficiale Fondazione Roma Calabria Europa 28 Ottobre 2011

Una sala gremita, tanti esponenti della politica e delle istituzioni, il sindaco capitolino Gianni Alemanno, un’atmosfera positiva della Calabria che vuole andare oltre gli stereotipi.

Lo stesso sottofondo suonato poco prima dell’inizio dalla banda della Polizia Municipale - ‘My way’ - ha saputo rappresentare la migliore sfida che “Calabria Roma Europa” lancia alla propria terra e a tutti coloro che ne sono lontani. Venerdì sera, alla Università Regina Apostolorum, un auspicio e una certezza hanno dunque fatto da cornice all’evento voluto e organizzato dall’on. Domenico Naccari, consigliere comunale romano del Pdl e presidente della Fondazione medesima (del quale potete ascoltare l’intervista qui allegata).

Impeccabili e mirati gli auguri del Rettore dell’ateneo, padre Fedele Barajon, il quale ha agganciato alla sintesi di saperi propria di un centro di ricerca universitario la ricerca di sintesi e di proposizione “Per questa Calabria che si rivolge a Roma e all’Europa”, decisa a costruire insieme una nuova grande storia.

Lo ha dichiarato Naccari in sede di apertura dei lavori, resi possibili grazie anche all’apporto della Provincia di Reggio Calabria e del Comune di Vibo Valentia: “L’obiettivo è di mettere in rete le migliori eccellenze, sia quelle residenti in Calabria che quelle che ne sono lontane”, sottolineando che “Un traguardo del genere sarà possibile solo a condizione che si lavori in sinergia, “Indipendentemente dalla appartenenze partitiche e politiche”.

 

Confortante, in tale ricerca di unità di intenti, vedere così tanti primi cittadini in fascia tricolore, gli uni accanto agli altri e chiamati a condividere il pensiero costruttivo sostenuto dai vari protagonisti del talk-show che ha sancito ufficialmente - dopo tre anni di lavoro dietro le quinte e diversi convegni - la nascita di C.R.E.: il presidente della Provincia di Crotone Stanislao Zurlo, il senatore Francesco Bevilacqua, il sottosegretario all'Ambiente Elio Belcastro, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, l’euro-parlamentare e assessore al Patrimonio del Comune di Roma Alfredo Antoniozzi, la dott.ssa Caterina Chiaravalloti consigliere giuridico del Ministero degli Affari Esteri.

 

Con più di cento Comuni aderenti alla Fondazione, il progetto di CRE si appalesa come una sorta di vetrina spalancata appunto sulla Capitale e sull’Europa al fine di aprire rapporti, alleanze, strategie; finanche recuperare fondi, oggi pressoché l’ultima spiaggia e l’ultima risorsa per Enti locali falcidiati dai tagli di bilancio. La presenza alla serata sia di Patrizia Mirigliani, anima del concorso di bellezza Miss Italia che della neo-eletta Stefania Bivone, ha espresso bene il carattere traversale e inclusivo di quel che la neonata Fondazione vuole dimostrare da qui in avanti.

Identità ma non esclusività: la peculiarità della Fondazione aprirà infatti C.R.E. alle adesioni che giungeranno anche al di fuori del territorio calabrese, come ad esempio è accaduto all’associazione degli “Amici della Sicilia”, presenti venerdì all’evento romano.

Impresa difficile per Naccari e gli altri che hanno deciso di riconoscersi nel progetto? Conoscendo lo spessore dell’onorevole e il carattere dei Calabresi, forse no. Il fatto che per la Calabria questa sia una sorta di ‘prima volta assoluta’, non necessariamente deve coincidere con una disillusione programmata.